Dik Dik in concerto @ Cutrofiano, L’Astore

27/07/2024
Cutrofiano, L’Astore.

La musica intramontabile dei Dik Dik e i racconti dei vicoli partenopei di Francesco Paolantoni, Lino Pariota e Debora Iannotta saranno al centro di “Concerto in Masseria”. Sabato 27 e domenica 28 luglio a Cutrofiano, la diciannovesima edizione della rassegna di musica, arte e cultura proporrà due appuntamenti imperdibili. La manifestazione è organizzata da Pro Loco di Cutrofiano e Unione Nazionale Pro Loco d’Italia con il contributo e il patrocinio di Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Associazione Borghi Autentici d’Italia e Comune di Cutrofiano – Assessorato alla cultura.

Si parte sabato 27 luglio (ore 20:30 – ingresso libero – info e prenotazioni 3458453368) alla Masseria L’Astore con i Dik Dik, gruppo pop-rock che in quasi sessant’anni di carriera ha regalato alla musica italiana successi intramontabili come “L’isola di Wight”, “Sognando la California”, “Senza luce”, “Il primo giorno di primavera”, “Dolce di giorno”, “Vendo casa”, “Il Vento”. La band – che ha collaborato con Mogol, Lucio Battisti, Ornella Vanoni e tanti altri artisti – è guidata da Giancarlo “Lallo” Sbriziolo (voce, basso, chitarra) e Pietro “Pietruccio” Montalbetti (chitarra, cori), tra i fondatori di questa longeva esperienza insieme a Erminio “Pepe” Salvaderi, scomparso nel 2020. Proprio al chitarrista, tastieriesta e cantante è dedicato “Una vita d’avventura”, cd uscito nel 2021 con sei brani inediti e cinque successi riarrangiati in chiave con strumenti acustici per mantenere vitalità e creatività. «Solo partendo dall’inizio si può ritrovare uno slancio verso il futuro. Senza togliere nulla alla musica attuale, vedo un futuro solo ritornando alla forma canzone tipica del nostro DNA italiano», racconta Lallo. «Rifondare il nostro repertorio è un modo per rimanere vitali e carichi. Sentirsi arrivati, consolidati, spesso conduce alla fine della creatività e quindi alla morte per un artista. Potersi stupire davanti a un suono nuovo è tutto», sottolinea anche Pietruccio. Prima Dreamers, poi Squali, dopo un provino procurato grazie a una segnalazione dell’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, ottengono un contratto discografico con la Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik (nome di un’antilope africana). Debuttano nel 1965 con il singolo 1-2-3/Se rimani con me e successivamente arrivano i grandi successi, tra cui “Se io fossi un falegname”, primo brano censurato dell’epoca che raccontava la cruda realtà dell’Italia del tempo.

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