Peter Pan @ Campi Salentina, Teatro Carmelo Bene

12/01/2025
Campi Salentina, Teatro Carmelo Bene.

Domenica 12 gennaio (ore 17:45 | ingresso 8 euro – ridotto 6 euro) al Teatro Excelsior Carmelo Bene di Campi Salentina con “Peter Pan” di Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana prosegue “Ci vuole un fiore – famiglie a teatro”. Lo spettacolo è scritto e diretto da Tonio De Nitto (con la collaborazione alla drammaturgia di Riccardo Spagnulo), con Francesca De Pasquale, giovane attrice e danzatrice portatrice della sindrome di Down (già protagonista del fortunato e pluripremiato “Diario di un brutto anatroccolo”), Antonio Guadalupi, Luca Pastore, Benedetta Pati, le coreografie di Barbara Toma, le musiche di Paolo Coletta, le scene di Iole Cilento e Porziana Catalano, il videomapping di Emanuela Candido, Andrea Carpentieri, Andrea Di Tondo di Insynchlab (dai 6 anni). Prima dello spettacolo (ore 16:30 | ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria) spazio a Sagome – Il perimetro del racconto, un laboratorio sensoriale a cura di BlaBlaBla. Info e prenotazioni 3208607996 | 3207087223 | 3403129308 | teatridelnordsalento.it.

LO SPETTACOLO
Peter Pan è una fiaba che invita gli adulti a riconnettersi con la propria infanzia e i bambini a esplorare e comprendere le emozioni. Attraverso una coreografia suggestiva e ambienti virtuali creati con il videomapping, questa rivisitazione racconta nuove storie ispirandosi al classico di James Matthew Barrie. Il viaggio si svolge in un universo immaginario, che parte da un giardino e conduce a un’isola incantata, dove il protagonista si trova a confrontarsi con un limite che lo trattiene dal crescere e comprendere i sentimenti degli adulti. La consapevolezza di questo confine lo spinge a immaginare una “finestra” che collega l’infanzia all’età adulta, un varco simbolico che tutti dovremmo mantenere aperto per non perdere il contatto con la nostra parte più autentica. Il pubblico, accompagnato da Peter, esplorerà temi come il sogno e la crescita, scoprendo come ogni esperienza possa trasformarsi in un’avventura straordinaria. Questa storia racconta anche l’assenza, il vuoto di un bambino che non c’è più. È un inseguimento del tempo che sfugge, una ricerca di esperienze che ci portano a diventare grandi troppo presto. L’ispirazione nasce dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera misteriosa del primo romanzo di Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington. Qui l’autore crea un mondo parallelo, abitato da bambini dimenticati, che trovano rifugio in uno spazio senza limiti fisici o temporali. Neverland, l’isola che non c’è, rappresenta quel luogo immaginario in cui finiscono i ricordi e i desideri abbandonati dagli adulti. È qui che Wendy riscopre il suo legame con l’infanzia, sentendo al contempo il desiderio di crescere. Lascia l’isola senza recidere quel filo che la connette ai suoi sogni, simbolo di una finestra aperta tra passato e presente, tra immaginazione e realtà. Dopo il successo di Diario di un brutto anatroccolo (che in circa otto anni di repliche in giro per il mondo ha ottenuto importanti riconoscimenti come al Kotor Festival of Theatre for Children in Montenegro e al Festival di Hamedan in Iran), Factory affronta ancora una volta temi fondamentali per la crescita, intrecciando sogno, vita e morte in un unico filo conduttore. Come direbbe Peter, tutto può trasformarsi in una grande avventura.

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