20/04/2024
Lecce, Nasca – Il teatro.
Sabato 20 aprile (doppio set ore 20 e 22 – ingresso 15|20 euro) nella sede di Nasca – Il teatro in Via Siracusa 28 a Lecce, con il progetto Linha de Passe della cantante Maria Pia De Vito e del chitarrista Roberto Taufic prosegue la stagione di concerti di Good Vibes – Musica Cultura Ambiente. Nel 2024 continua, infatti, la collaborazione tra l’associazione, sempre con la direzione artistica del contrabbassista Marco Bardoscia, e lo spazio sociale e culturale del capoluogo salentino, diretto dall’attore, autore e regista Ippolito Chiarello, ideatore del Barbonaggio Teatrale, e dalla sua compagnia Nasca Teatri di Terra.
Dopo il Pinturas duo di Roberto Ottaviano e Nando Di Modugno, i quattro sold out del Paolo Fresu Quartet con “Ferlinghetti” e l’ensemble del bassista Pierluigi Balducci, il programma, con il patrocinio del Comune di Lecce, ospiterà Maria Pia De Vito, una delle voci più importanti del jazz nazionale ed internazionale, da anni sulle scene con progetti multiformi e sempre di grande impatto interpretativo e formale, affiancata da Roberto Taufic, chitarrista elegantissimo e dalla notevole raffinatezza musicale, compositore e produttore dalla rilevante forza evocativa.
«La mia collaborazione con Roberto Taufic dura da più di un decennio. Adoro la sua completezza, la sensibilità, l’impeccabilità e la sua concezione orchestrale dello strumento e della sua scrittura da compositore», sottolinea Maria Pia De Vito. «Abbiamo suonato in molte occasioni in duo, in trio con Gabriele Mirabassi, Roberto Red Rossi o Huw Warren, con Enrico Rava nel concerto sul Vesuvio per Pomigliano jazz nel 2015. Poi Taufic ha curato gli arrangiamenti di Core/Coração, il mio progetto di elaborazione e traduzione in napoletano delle musiche di Chico Buarque, Guinga, Egberto Gismonti, Tom Jobim. E continuiamo ora le nostre esplorazioni attraverso autori come Djavan, Joao Bosco, Milton Nascimento, portatori di ancora altri colori e incroci stilistici, pratiche che amiamo molto. Questo è infatti un duo di improvvisatori, che cammina su una “Linha de Passe” una linea di passaggio tra il mondo brasiliano, già così ampio di riferimenti, il jazz ed altri linguaggi, sulla linea transculturale che mi è cara». Da questo progetto scaturisce una sorprendente organicità, che svela quanto mondi espressivi apparentemente così distanti, abbiano in realtà moltissimi elementi in comune: melanconia, lirismo, fatalismo ed altri più squisitamente lessicali e melodici. Un lavoro accurato volto a conservare intatta la bellezza, la poesia e la musicalità dei testi originali di provenienza dei vari brani proposti in scaletta e resi in alcuni casi, sorprendenti, nella lingua napoletana, formidabile strumento musicale, lirico, ritmico e visionario allo stesso tempo.