07/04/2024
Campi Salentina, Teatro Carmelo Bene.
Prosegue la rassegna Ci vuole un fiore – famiglie a teatro promossa da Factory Compagnia Transadriatica nel progetto Teatri del nord Salento. Domenica 7 aprile (ore 17:45 – ingresso 8/6 euro) al Teatro Excelsior Carmelo Bene di Campi Salentina, il Crest di Taranto propone “Biancaneve, la vera storia” di Michelangelo Campanale con Catia Caramia, Gianna Grimaldi, Luigi Tagliente (dai 5 anni). Prima dello spettacolo (ore 16:30 – ingresso gratuito con prenotazione al 3207087223) appuntamento con “Neve a colori”, laboratorio sensoriale a cura di BlaBlaBla.
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. In questo spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole. Continua con questo spettacolo il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale, per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla strada della crescita. “Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, il nostro spettacolo li vuole portare per mano dietro le quinte della storia, lì dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante”, spiega il regista.