08/08/2023
Ostuni, Villa Comunale Pertini.
La terza edizione di «Estensioni Music & Light Festival» prosegue martedì 8 agosto (ore 21.30, ingresso libero) nella villa Comunale di Ostuni con il cantautore brasiliano Toquinho, l’espressione più pura della storia musicale del Brasile e della bossa nova d’autore. Pescando tra cinquant’anni di successi, Toquinho sarà accompagnato sul palco dalla cantante Camilla Faustino in un omaggio alla musica brasiliana e un tributo ai tanti artisti con i quali ha condiviso gli aspetti più genuini di una tradizione che ha travalicato ogni confine: la saudade di Tom Jobim, il genio di Vinicius de Moraes, la lirica e le armonie di Baden Powell, Carlos Lyra e Chico Buarque, la magia inconfondibile del samba.
Milioni di appassionati hanno dentro le interpretazioni di «Tristeza», «Chega de saudade», «Felicidade», «Garota de Ipanema», «La voglia» e «Acquarello», la canzone cui si deve la definitiva affermazione di Toquinho in Italia. E questi sono solo alcuni grandi successi di Antonio Pecci Filho, come si chiama all’anagrafe l’artista brasiliano di origini italiane, che alla madre deve il nomignolo con cui si è fatto conoscere nel mondo.
L’esordio avviene a metà degli anni Sessanta, come autore del brano «Lua Cheia». Poi arriva l’album del debutto, «O Violão de Toquinho». Quindi, negli anni Settanta, la fuga dal Brasile con altri artisti connazionali, per sfuggire alle pesanti conseguenze del colpo di Stato militare. La seconda patria di Toquinho diventa, così, l’Italia, dove già nel 1969 il musicista si era fatto notare partecipando al disco «La vita, amico, è l’arte dell’incontro» realizzato da Sergio Endrigo con il poeta Giuseppe Ungaretti e Vinicius de Moraes, il vate di Rio de Janeiro con il quale alla fine realizzerà ben sedici album.
Al 1970 risale, invece, la collaborazione con Ennio Morricone e Chico Buarque de Hollanda per l’album «Per un pugno di samba». Da ricordare anche il disco realizzato con Ornella Vanoni, «La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria», nel 1976, anche qui complice Vinicius de Moraes, e il grande successo del 1983, l’album «Acquarello» firmato con Fabrizio e Guido Morra, altro momento rappresentativo della carriera di un artista particolarmente amato dal pubblico per la sua voce calda e il tocco delicato della sua chitarra, espressione pura, genuina, veritiera e delicatamente complicata della storia musicale del Brasile, sempre in bilico tra malinconia e felicità estrema.